Disfunzioni Temporo-Mandibolare nei pazienti in crescita
L’ occlusione costituisce quel fattore che guida e stabilizza la posizione dei condili mandibolari nella massima intercuspidazione; muscoli e legamenti condizionano in condizione fisiologica la posizione condilare nella massima apertura mandibolare e la relazione condilo-discale. I rapporti tra disco, condilo e fossa sono pertanto regolati principalmente da questi fattori e da tutto ciò che può su questi avere qualunque tipo di influenza.
La problematica articolare può colpire il bambino e più in generale il soggetto in crescita, pur se con incidenza minore rispetto all’adulto. Lavori in letteratura dimostrano che più di 1/3 dei ragazzi e degli adolescenti presentano una disfunzione dell’ ATM sintomatica o asintomatica, con segni e sintomi che spesso si sovrappongono o si confondono con otiti.
Malocclusioni estremamente accentuate possono non costituire Disordini Temporo-Mandibolari e viceversa piccole alterazioni possono produrre nel tempo patologie specifiche ed estremamente importanti. L’interferenza occlusale può produrre un’alterazione della posizione mandibolare nei tre piani dello spazio:
- rotazione (laterodeviazione dx e sx) sul piano orizzontale
- protrusione o retrusione sul piano sagittale
- bascule sul piano frontale
Nei bambini, respirazione orale e/o abitudini viziate (deglutizione atipica, onicofagia , suzione delle dita, del ciuccio,ecc) possono sovrapporsi a queste condizioni, e costituire causa o concausa di disfunzione. In questi casi si possono prodursi adattamenti occlusali (morso aperto), posturali e, più in generale, anatomo-funzionali del distretto cranio-cervicale. Un alterazione della postura linguale, della deglutizione, dello sviluppo trasversale e sagittale del mascellare superiore, l’ipotono del muscolo orbicolare (sigillo labiale e muscolare anteriore) e molti altri fattori, attraverso le catene anteriori (sovra e sottoioidee) e posteriori (cingolo occipitale e muscoli retronucali), possono causare adattamenti posturali del complesso cranio-cervicale.in assenza di particolari abitudini viziate o di altre cause iatrogene (traumi, trattamenti ortodontici ecc) si può assistere ad una graduale rotazione oraria della mandibola causata da perdita di altezza verticale posteriore conseguente ad usura patologica dei capi articolari (frequente nei casi di malattia reumatica quali l’artrite reumatoide) o disto posizione condilare per perdita dei rapporti condilo-fossa
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