L’apparecchio per i denti non è solo un problema da bambini: i denti possono essere non allineati ad ogni età. Molti adulti rinunciano a terapie ortodontiche perchè attacchi e fili in acciaio rischiano di deturpare anche il viso più attraente.
Oggi si possono correggere i difetti della dentatura senza per forza esibire un sorriso metallico.
L’apparecchio linguale, così chiamato perché attacchi e fili si applicano sulla superficie interna dei denti, è totalmente invisibile e non intacca il sorriso. La tecnica è nata in America ma poi diffusa i Giappone,Francia e Italia. L’applicazione interna non ha solo dei vantaggi estetici poiché gli attacchi e i fili sono più vicini alla radice intorno alla quale il dente ruota. L’apparecchio svolge più’ rapidamente la sua azione e può solitamente essere tolto prima. La tecnica linguale ha anche qualche svantaggio: appena applicati i corpi metallici, per quanto arrotondati danno fastidio alla lingua che si trova in uno spazio vitale ristretto. Nei giorni successivi all’applicazione i pazienti possono avere problemi con la pronuncia delle consonanti sibilanti, quali p ,s, e, t.
L’approccio ortodontico a collocazione linguale nasce prima di quello vestibolo-coronale.
Il paziente adulto difficilmente sopporta le apparecchiature ortodontiche fisse poiché essendo visibili, rappresentano una interruzione delle sue attività di relazione o per motivi di lavoro o di immagine non può permettersi la visibilità dell’apparecchiatura ortodontica. L’apparecchiatura linguale più utilizzata è quella di Kurz Ormco. Essa è predisposta come un’apparecchiatura vestibolare che utilizza il filo diritto. Tutte le informazioni, ad eccezione del I ordine, a causa dell’anatomia linguale, sono già inserite nell’attacco. Grande attenzione deve essere posta al posizionamento dell’apparecchiatura poiché se dal lato vestibolare, a causa di una diversa anatomia dentale, a modeste variazioni di altezza nella collocazione dell’attacco, corrispondono minime variazioni di altezza, corrispondono i gradi variazioni di Torque. La variabilità della morfologia linguale può alterare le informazioni di I, II e III ordine inserite nei brackets da qui la necessità di rendere sempre più precisa la tecnica di bondaggio indiretto per ottenere dall’applicazione dell’apparecchiatura correttiva linguale uno standard di controllo simile a quello raggiungibile con le tecniche ortodontiche classiche. Le minime distanze tra un attacco e l’altro, la diversa anatomia dentale, le irregolarità del versante coronale linguale impongono un ruolo decisivo alla preparazione dell’apparecchiatura da incollare. Le due procedure di laboratorio più utilizzate sono, la sistematica Class (Custom Lingual Appliance Set-Device) e la sistematica TARG (Torque Angulation Referance Guide).
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