Bruxismo

Il bruxismo dal greco βρύκω rumor di denti, letteralmente significa digrignare i denti.

Il bruxismo non è una patologia, i tratta più esattamente di una parafunzione. Ha uguale incidenza tra maschi e femmine. E’ considerato uno dei fattori principali dei disordini temporomandibolari

L’atto di digrignare i denti nel caso del bruxismo è un atto involontario e il fenomeno si manifesta soprattutto la notte, quando è non c’è assoluto controllo sui movimenti.

Tra i sintomi c’è la difficoltà ad aprire al massimo la bocca al risveglio e sentire dolori alla mandibola. Serrare i denti per scopi funzionali come mangiare o deglutire è normale, ma farlo con eccessiva forza non lo è e può provocare nel tempo danni seri ai denti: scheggiature dello smalto che nel tempo possono diventare luogo di attecchimento di batteri, alterazioni della forma degli stessi, compromissione dei tessuti gengivali, ipersensibilità, usura fino alla loro completa distruzione; ma anche vertigini e cefalee, dolori all’articolazione della mandibola, problemi al collo e alla cervicale.

Il bruxismo si classifica in :

Bruxismo “rumoroso” (digrignamento)
Bruxismo”silenzioso” (serramento)
Bruxismo misto

Si può classificare anche come:

Diurno (meno frequente);
Notturno (più frequente).

Il singolo episodio di bruxismo:
a) Dura in media 9 secondi.
b) E’ di solito accompagnato da aumento della frequenza cardiaca e costrizione dei vasi sottocutanei.
c) Se il soggetto è svegliato, non mostra, di solito, consapevolezza del fenomeno.

Fra i fattori di rischio si riscontrano:
–  Malocclusioni, anche se gli studi sul bruxismo hanno escluso la malocclusione come causa del bruxismo, esiste invece una correlazione tra occlusione dentale (come chiudono i denti) e bruxismo.
– Disturbi del sonno, es. russamento.

– Depressione e ansietà.

– Ipertensione e disturbi del ritmo cardiaco, sono spesso associati e non è chiaro come queste due cose siano correlate.

Segni e sintomi del bruxismo
Nel caso di bruxismo “rumoroso” chi ci ascolta nel sonno è in grado di dire se dormendo, si produce “rumor di denti”. In questo caso si vede che i denti sono consumati (faccette di usura).
Nel caso di bruxismo “silenzioso” il soggetto si sveglia alla mattina con una sensazione di denti superiori e inferiori “che stringono” molto, i denti non sono consumati.

Quando rivolgersi al medico
Ci si rivolge al medico di solito per il dolore dell’articolazione temporomandibolare, per il fastidio o dolore alla masticazione, per la ridotta apertura della bocca, ecc. quando cioè ci troviamo in fase avanzata.

Studi effettuati mostrano che il bruxismo è frequentemente associato a:

1.  Sindrome da apnea ostruttiva del sonno;
2.  Russamento importante;
3.  Alterazioni del sonno (es. comportamenti violenti);
4.  Soggetti con moderata sonnolenza diurna;
5.  Bevitori di alcol;
6.  Bevitori di caffeina;
7.  Fumatori;
8.  Soggetti molto stressati, con ansia e depressione;
9.  Alterazioni elettroencefalografiche del complesso alfa;
10. Sensazione soggettiva di soffocamento;
11. Apnee e risvegli notturni, sonnolenza diurna;
12. Mal di testa al risveglio;
13. Allucinazioni notturne spesso associate a paralisi;

Digitando nei motori di ricerca “bruxism and cardiac disease” si trovano diversi articoli che ipotizzano correlazioni tra questa paraisonnia (il bruxismo) e l’ipertensione, es.: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16911037

Bite e terapia

Terapie con bite diversi sono ugualmente efficaci.
Si consiglia di evitare, in caso di presenza di dolore, alcuna modifica permanente della masticazione, ortodonzia, molaggio selettivo (limare i denti per migliorare l’ingranaggio dentale), protesi ceramiche, chirurgia dell’articolazione temporomandibolare, ecc.
La terapia proposta è:
a. Bite.
b. Terapia medica multidisciplinare come quella utilizzata per il dolore in altri distretti muscolo-scheletrici (lombalgia, cervicalgia, gonalgia, ecc.) che coinvolga il paziente nella terapia.
Manovre di stretching del cavo orale come la terapia manuale mostrano buoni risultati ma devono essere eseguite in un intero ciclo di terapia e cioè 5-6 sedute da 45 minuti. L’uso di farmaci diversi da caso a caso, devono essere usati usati per periodi limitati di tempo, può talvolta essere importante. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9151272

Molti studi pongono invece una maggiore attenzione all’altezza del bite. Uno studio autorevole dice, infatti, che un incremento della dimensione verticale non estremo ha ottime capacità di adattamento.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/206689Un altro studio http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/6580439 si pone la domanda se ci sono correlazioni tra l’altezza del bite e la risoluzione dei sintomi di bruxismo, dolore temporomandibolare e click.

• Esistono molte tecniche di costruzione del bite dentale ma nessuna è stata scientificamente dimostrata superiore all’altra.
• Più alto è il bite maggiore e più veloce è il risultato nella terapia del dolore temporomandibolare, del click e del bruxismo.

Oltre il bite…
Curare eventuali traumi e il frequente bruxismo, possono permanere le condizioni che hanno indotto i disturbi:
a. Edentulia (mancanza di denti) parziale o totale.
b. Errato contatto dentale, ecc.
Quando non è più presente dolore, sarebbe opportuno dare un corretto rapporto dentale con ortodonzia, ripristino dei denti mancanti.