La lingua è un organo ad elevata motilità situata all’interno della curvatura del corpo della mandibola. Grazie alla sua mobilità e alle modificazione di forma, la lingua interviene nella masticazione e nella deglutizione degli alimenti. Assume un ruolo importante per l’articolazione verbale e risonanza vocale.
Ha una posizione tra mento e osso ioide che, a sua volta, si trova tra la terza e quarta vertebra cervicale. L’osso ioide all’inizio dello sviluppo occupa una posizione più alta rispetto alla terza e quarta vertebra cervicale. La sua discesa a livello di queste vertebre è seguita di norma dalla lingua da sei ai quattordici anni. Quando la lingua e l’osso ioide non discendono di pari passo con l’accrescimento vertebrale, la lingua avrà una spinta orizzontale e quindi la mandibola crescerà orizzontalmente. A livello dell’articolazione, il condilo sua zona attiva di accrescimento, risponde con un opposizione posteriore.
La parte muscolare della lingua è costituita da due gruppi di muscoli estrinseci ed intrinseci, quasi tutto sotto il controllo del nervo ipoglosso (XII encefalo). I muscoli estrinseci sono responsabili dei cambiamenti di posizione della lingua. La muscolatura intrinseca è più sottile, ha il compito di modificare la morfologia della lingua e di assistere la muscolatura estrinseca durante i singoli movimenti. La lingua a differenza di tutti gli altri muscoli del corpo ha un capo libero che va ad articolare in vari punti del cavo orale, presenta una forma “topologica” cioè che si adatta allo spazio che trova libero. L’epitelio che riveste la superficie inferiore della lingua è più sottile e delicato di quello del dorso. Lungo la linea mediana vi è una sottile piega fibro-mucosa, il frenulo linguale, che connette il corpo della lingua alla mucosa del pavimento della orale.
Il frenulo linguale presenta una plica fibro-mucosa che collega la superficie ventrale della lingua con la mucosa del pavimento orale. Un difetto nei processi della morte cellulare programmata può causare un’eccessiva brevità di questa struttura; in questi casi la lingua resta attaccata al pavimento della bocca perché le cellule del frenulo che uniscono le due strutture embrionali non vanno incontro ai processi di morte programmata che avvengono normalmente. In presenza di questa malformazione si parla di frenulo corto (tongue-tie) che in casi specifici prende il nome di anchilossia.
La presenza di frenulo corto puo’ essere responsabile della scarsa mobilità della lingua.
Le anomalie del frenulo linguale corto può essere classificate secondo diversi livelli di gravità, I,II,III,IV, in base al tipo di inserzione linguale.
Fra i vari metodi utilizzati, un criterio classico usato per la definizione di frenulo corto è quello dell’inserimento di uno specchietto endorale o una paletta abbassa lingua tra i primi molari, si chiede al paziente di toccare con la punta della lingua la papilla retroincisiva, se non riesce, se invece la punta della lingua non oltrepassa il piano occlusale si definisce anchiloglossia.
Complicazioni
1. Dislasie organiche e difficoltà del linguaggio: complicanze sulle lettere L, T, Z, R;
2. Difficoltà ad alimentarsi biberon;
3. Deficit occlusali gravi;
4. Linguoversione dei denti incisivi inferiori;
5. Rotazione dei denti sul proprio asse;
6. Beanze anteriori che impediscono la completa chiusura della bocca;
7. Anomalia di crescita dei mascellari;
8. Diastemi interincisivi(ampi spazi fra gli incisivi);
9. Difficolta’ alla deglutizione; durante la deglutizione, il frenulo corto potrebbe svolgere un’azione di freno per i muscoli stiloioidei e digastrici. La brevità del frenulo causare l’impossibilità di portare la superficie dorsale della lingua a contatto con il palato.
In alcuni casi la brevità del freno può creare ripercussioni anche nell’eseguire correttamente le manovre di igiene orale.
Terapie Risolutive
Le strategie terapeutiche volte alla risoluzione di un frenulo corto dipendono dall’età del paziente e dalla gravità della condizione.
Quando la condizione del frenulo non è grave da impedire motilità linguale, la logopedia rappresenta la terapia di riferimento. Quando la brevità del frenulo risulta più grave la terapia d’elezione è quella chirurgica.
Le terapie chirurgiche sono sostanzialmente: frenulotomia, frenuloplastica e frenulectomia.
1. Frenulotomia: terapia chirurgica risolutiva che consiste nella semplice recisione orizzontale del frenulo con le forbici chirurgiche. Non sono necessari punti di sutura.
2. Frenuloplastica: riposizionamento del frenulo.
3. Frenulectomia: trattamento d’escissione chirurgica che consiste nell’asportazione della lamina tissutale muco-cutanea che costituisce il frenulo.
Laser e Ortodonzia
La chirurgia tradizionale nel trattamento dei frenuli di interesse odontoiatrico si avvale di pratiche chirurgiche più meno invasive a seconda delle tecniche utilizzate dall’odontoiatra di riferimento. Le moderne tecniche si avvalgono dell’utilizzo del laser tutto diventa tanto facile; si tratta di una forma molto meno invasiva: alle volte basta l’applicazione di una pomatina con anestetico locale in modo che nessun dolore venga percepito o quanto meno notevolmente ridotto per procedere all’intervento con il solo utilizzo di una fonte luminosa che effettua quanto da noi programmato. Nelle ore successive, in rari casi serve al massimo un blando antidolorifico. Con il laser si ottiene una decontaminazione-sterilizzata, di ciò si tratta, ed in bocca questo è essenziale per una guarigione rapida e perfetta poiché i germi sono ovunque. Effettua una fortissima biostimolazione. Ha dunque una azione antalgica diretta (antidolorifica). La frenulectomia laser-assistita, permette di effettuare l’intervento in età molto precoce ottenendo tutta una serie di importantissimi vantaggi nel trattamento del frenulo (labbro superiore o inferiore o frenulo linguale):
Quello del frenulo corto o lungo può essere un problema derivato dal bisogno di rispettare alcuni canoni estetici, ma per quasi totalità dei casi è un esigenza anche di tipo funzionale. Nel caso di adulti, la scelta di intervenire sul frenulo è dettata dalle necessità di ridurre o eliminare lo spazio tra gli incisivi (nel caso di frenulo labiale superiore) chiamato diastema. Per quanto riguarda i bambini invece i problemi sono di differente entità: nei bambini la necessità di intervenire è richiesta per eliminare problemi funzionali di rilevante importanza legati allo sviluppo tardivo del linguaggio o per problemi nell’allattamento dovute soprattutto a frenulo linguale corto chiamato anche con il nome di anchiloglossia o per motivi ortodontici come già su menzionato. Nel caso della frenulectomia i laser di intervento utilizzati sono quello a diodi o quello CO2.
Dr. Alberto Castaldi
Specialista in Chirurgia Orale
Università degli studi di Roma “La Sapienza”