Terapia Funzionale
La terapia funzionale ha lo scopo di interagire con la crescita delle basi ossee stimolando la muscolatura periorale e i centri di crescita. I dispositivi ortodontici terapeutici avranno una funzione sia ortopedica che ortodontica.
La terapia funzionale risulta valida durante l’epoca di sviluppo, quando i fattori funzionali sono in grado di influenzare la regolazione epigenetica della crescita cranio-facciale.
Ha lo scopo quindi, di agire sul comportamento anomalo della muscolatura mediante rieducazione funzionale.
Il concetto di base di tutta la filosofia funzionale è quella della interdipendenza del rapporto forma-funzione. La formazione degli organi viene notevolmente influenzata dall’azione modellatrice degli stimoli funzionali espressi durante le principali funzioni quali la respirazione, masticazione, deglutizione, fonazione condizionano qualitativamente la crescita delle strutture-maxillo-facciali. Questi, contrariamente a quelli meccanici, non agiscono direttamente sui denti, ma sulle forze naturali neuromuscolari con azione di inibizione o stimolazione sul potenziale di crescita e di eruzione dentale.
Metodo funzionale agisce con due modalità di azione: allontanamento di forze (eliminazione degli stimoli dannosi come il Regolatore di funzione e il Bionator) o applicazione di forze (tipico è l’apparecchio attivatore) che influenzano la crescita o la funzione in fase di crescita.
Obiettivo della terapia funzionale è di utilizzare questo stimolo funzionale, guidandolo nella maggior misura possibile permessa dai tessuti, ossa mascellari, condili e denti stabilendo un normale equilibrio neuro muscolare in base al principio che il concetto di eugnazia è legata alla normo-funzione e quello di disgnazia alla disfunzione.
L’ apparecchio Frankel chiamato anche Regolatore di funzione agisce non sui denti e tessuto scheletrico ma verso i disordini funzionali associati a malformazioni scheletriche.
Frankel riprende la teoria di Moss e cioè il concetto di “matrice funzionale”. Secondo questa ipotesi non esiste un’ influenza genetica diretta sulle dimensioni, forma o funzione dei tessuti scheletrici e che le matrici funzionali giochino il ruolo morfogenetico primario.
Tutti gli apparecchi funzionali si avvantaggiano dell’interazione tra funzione meccanica e disegno morfogenico e sfruttano i comuni meccanismi con il ritmo del ricambio osseo attivazione, riassorbimento e formazione.
L’apparecchio di Frankel agisce come una ginnastica ortopedica che mira a ristabilire le condizioni fisiologiche del complesso oro facciale, capace di superare i disordini posturali e spaziali che potrebbero interferire con il normale sviluppo scheletrico.
Ne esistono 4 versioni.
Il trattamento precoce avviene intorno a 6-8 anni.
Il trattamento tardivo avviene intorno ai 9-10 anni per le femmine, 11-12 anni per i maschi.
Bibliogragia consigliata
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